L'arrivo imprevisto... ma dove si va a finire?

Senza più figure

Lucio Fontana fa un taglio nella tela. Gesto di rabbia, di denuncia, provocazione astuta e furba? O desiderio di sfondare la barriera del visibile? Negli altri quadri avevamo delle figure, e un dettaglio che sfondava nel mistero; qui resta solo quest'ultimo: incorniciato e messo in primo piano.

Senza speranza?

Gli esempi si possono moltiplicare. Ma sono solo dettagli, frammenti. In ogni grande opera d'arte c'è un frammento, un dettaglio che si apre a un aspetto del mistero. Ma non è quello che stiamo cercando. Noi cerchiamo il mistero tutto intero, il mistero nascosto nei secoli, e finalmente svelato... ma esiste un'opera così? Ha mai tentato un artista di rappresentare in un'opera la totalità del progetto di Dio? La Cappella Sistina
potrebbe sembrarlo. Si va dalla creazione al giudizio. Ma è una
serie di scene. Le figure dei profeti. L'architettura complessiva,
che chiede di essere raccontata e spiegata. Forse è impossibile,
rassegniamoci. Il mistero tutto intero è troppo per la nostra mente,
figuriamoci per un quadro...

in ascolto

ma che dice Gesù? Anche lui ha avuto lo
stesso problema: "A che
cosa posso paragonare il Regno di Dio? O con quale parabola potrò
esprimerlo?"

Il regno è come...

Gesù racconta le parabole del Regno, che parlano appunto del mistero invisibile. Non lo spiegano, ma lo raccontano, per allusioni:

il tesoro nascosto nel campo

la perla preziosa

il granello di senape

il lievito nella farina...

forse è qui che dobbiamo
cercare?

Il regno è come lui

Gesù realizza il mistero nascosto nei secoli. In ogni suo gesto. Tutto l'amore di Dio è lì mentre guarisce il lebbroso, mentre parla alla folla, mentre parla ai discepoli...

Un'immagine antica?

Forse allora il mistero nascosto potrebbe essere un'icona. Quelle che conosciamo da sempre: Gesù, col fondo oro, un libro in una mano, la benedizione nell'altra... e tutta quella serie impressionante di dettagli che sfondano il visibile: la testa troppo grande, gli occhi spalancati,
il viso dolce o severo, i colori simbolici, il fondo oro, che allude
ad uno spazio non più solo terreno... ma è una cosa già vecchia,
già vista.

Ancora in ricerca

Esiste davvero un'opera
d'arte antica che esprima quello che cerchiamo? Dobbiamo davvero
trovarla?

Il regno è un mistero

Torniamo alla lettera agli
Efesini. Che sia di Paolo o no, è una discussione esegetica che per
il momento si può lasciare da parte. Quel che interessa è che qui
si dice qualcosa di assolutamente inedito. Il Regno di Dio, il
progetto di Dio, viene reinterpretato come "mistero". E' un
concetto nuovo, adatto a tempi nuovi. Non si discute più di fede e
grazia. Non si parla più di fine del mondo, di legge di Mosè, di
Vangelo... non perché il Vangelo non c'entri, ma perché è stato
detto in modo nuovo.

Che cosa cerchiamo?

Questo stiamo cercando. Un
modo nuovo di dire il Vangelo di sempre. Una traduzione nel
linguaggio del nostro tempo. Davvero dobbiamo ricorrere a un'immagine
del passato? O la novità consiste nel fare il cd, per cui l'immagine
antica è digitalizzata e rimasterizzata, resa manipolabile,
reinterpretabile...?

La caccia continua...

... ma il tesoro non è ancora trovato. E resta un dubbio: dobbiamo cercarlo nel passato o nel futuro?