Flash sulla PRIMA LETTURA
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi.
Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l’uomo non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore.
Deuteronomio 8,2-3.14-16 Ti ha nutrito di un cibo, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto.
Salmo 147 Loda il Signore, Gerusalemme.
1Corinti 10,16-17 Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo.
Alleluia Gv 6,51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore,
se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.
Giovanni 6,51-58 La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
Il mondo è nemico. Eppure Dio lo ama. In tutto il vangelo di Giovanni vediamo una strana oscillazione tra una visione del “mondo” come ostile, incapace di accogliere Dio e il dono del suo Spirito, e il “mondo” come destinatario, nonostante tutto, del suo amore: i discepoli, come Gesù sono inviati al “mondo” e dovranno portare frutto in esso. Le due visioni sono contrapposte per esigenze linguistiche: il simbolismo giovanneo si nutre di contrapposizioni e antitesi, che hanno però bisogno di essere ricomposte e reintegrate in unità.
Fratelli, siate gioiosi
Conosco molte persone che dicono di vedere Dio solamente o principalmente nella bellezza della natura. Ho visto un mio amico commuoversi davanti alla grandezza delle montagne, al silenzio affettuoso del bosco, alla pace del cielo stellato...
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.
I testi della liturgia si possono reperire a questo link:
http://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20080518.shtml
Esodo 34,4-6.8-9 Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso.
Salmo (Dn 3,52-56) A te la lode e la gloria nei secoli.
2Corinzi 13,11-13 La grazia di Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo.
Alleluia (Ap 1,8) Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
a Dio, che è, che era e che viene.
Giovanni 3,16-18 Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
* * *
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
Quando esattamente?
La festa di Pentecoste è legata all’effusione dello Spirito, dono del Risorto. Vediamo però che l’evangelista Luca la lega ad una grande apparizione, durante la festa ebraica di Pentecoste, che diventa occasione per un annuncio e una predicazione del Risorto alla folla. Il gruppo ristretto dei discepoli si apre alla città, diventa lievito, seme che germoglia e porta frutto: nasce la comunità di Gerusalemme. Giovanni invece colloca il dono dello Spirito il giorno stesso della Risurrezione. Potremmo dunque chiederci: «quando» propriamente è avvenuta la Pentecoste?
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
“Fratelli, nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo”. Il punto di partenza è la fede. E la fede nasce e si alimenta solamente con il soffio dello Spirito. Non è possibile credere senza di lui, riconoscere esplicitamente il Cristo senza essere in qualche modo partecipi del suo Spirito.