e saranno le parole le-queste
che io comando-te oggi sul-cuore-tuo
wəhāyû ’haddebarim hā’ēlleh
’ăšer ’ānōkî məṣawwəkā hayyôm
‘al-leḇāḇekā
wəhāyû: e saranno: perfetto del verbo היה “essere”, III persona plurale maschile, con waw inversivo: prende quindi valore di futuro
’haddebarim: sostantivo דָבָר “parola”, con articolo
hā’ēlleh: pronome dimostrativo maschile/femminile plurale אֵלֶּה “questi/e”; con l’articolo perché segue un nome determinato.
’ăšer: pronome relativo invariabile
wə’āhaḇtā ’ēṯ YHWH ’ĕlōhêḵā
bəḵol ləḇāḇəḵā ūḇəḵol nap̄šəḵā
ūḇəḵol mə’ōḏēḵā
e-amerai YHWH Dio tuo
con-tutto-cuore-tuo, con-tutta-anima-tua
con-tutta-forza-tua
Notare l’insistenza sull’aggettivo kol (tutto, ogni), che in questo caso indica l’integralità.
wə’āhaḇtā,:e amerai: perfetto del verbo אָהַב “amare”, con waw inversivo: prende quindi valore di futuro
’ēṯ:Preposizione che indica il complemento diretto
YHWH:nome sacro divino
šəmaʿ yiśrāʾēl
YHWH ʾĕlōhênû
YHWH ʾeḥāḏ
Ascolta Israele
Il Signore è il nostro Dio,
il Signore è uno solo
šəmaʿ: imperativo qal del verbo שָׁמַע “ascoltare”, II persona singolare maschile.
yiśrāʾēl: nome proprio del popolo. Qui sembra indicare una totalità (non il regno del Nord).
YHWH: tetragramma sacro. Soggetto della frase nominale.
ʾĕlōhênû: nome divino אֱלֹהִים “Dio” + pronome suffisso di I persona plurale. E' il predicato della frase nominale.
יוֹם
Sostantivo maschile: giorno. Plurale: יָמִ֥ים
La jod è la consonante approssimante palatale che nell’alfabeto fonetico internazionale è indicata con il simbolo [j]; si tratta di un suono presente anche in italiano, in tutte le parole che cominciano con i+vocale (esempio: ieri): la i iniziale indica propriamente un suono consonantico (che però non è più avvertito come tale, e non più segnato graficamente). Viene anche chiamata semivocale o semiconsonante, per la sua natura intermedia.
La forma nell’alfabeto quadrato è
, e la sua traslitterazione si fa con y oppure con J.
בְּרִית
Sostantivo femminile. Il senso fondamentale è quello di un impegno solenne, di un legame costituito tra due parti: variamente tradotto con alleanza, patto, accordo.
La lettera shin indica la fricativa postalveolare sorda (simbolo fonetico internazionale: ʃ). In italiano corrisponde al grafema “sc” di parole come “scena, scettro, scemo”, o “sci” in parole come “sciatore, scibile, scimunito”.
רָאָה
Verbo. Qal: vedere. Nifal: apparire. Hifil: mostrare.
La lettera resh in ebraico è una consonante particolare, che assume un comportamento simile alle gutturali.
נָגַהּ
verbo. Risplendere, illuminare, rifulgere.
NB: si noti che la terza consonante radicale è una he etimologica, non derivata, come nei verbi di terza he.