II Domenica di Pasqua 2008

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Liturgia della seconda domenica di Pasqua, anno 2008

Flash sulla I lettura

erano perseveranti: il risultato della Risurrezione e della Pentecoste è una situazione di “perseveranza”, termine che per due volte è ripreso nella lettura. Essa non va confusa con una semplice “ostinazione” umana: si tratta infatti di un atteggiamento stabile che nasce dall’incontro con il Risorto e dal dono dello Spirito, non di un semplice atteggiamento moralistico.

La missione dei discepoli

La missione dei discepoli

Il salmo 117: preghiera del singolo, preghiera comune, preghiera corale

“Dica Israele: «Il suo amore è per sempre»”
Il salmo si presenta come una grandiosa liturgia corale, in cui il maestro del coro chiama tutti i partecipanti alla ripetizione del ritornello. Il primo gruppo chiamato è quello dei figli di Israele, il popolo eletto, la comunità di coloro che si sanno salvati dall'Egitto e che hanno speranza di essere ancora salvati da Dio, perché appunto “il suo amore è per sempre”. Il Dio che ha salvato i padri, riscatterà ancora il suo popolo. Su questa convinzione poggia saldamente l’annuncio apostolico: “Cristo è risorto secondo le Scritture”.

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