erano perseveranti: il risultato della Risurrezione e della Pentecoste è una situazione di “perseveranza”, termine che per due volte è ripreso nella lettura. Essa non va confusa con una semplice “ostinazione” umana: si tratta infatti di un atteggiamento stabile che nasce dall’incontro con il Risorto e dal dono dello Spirito, non di un semplice atteggiamento moralistico.
“Dica Israele: «Il suo amore è per sempre»”
Il salmo si presenta come una grandiosa liturgia corale, in cui il maestro del coro chiama tutti i partecipanti alla ripetizione del ritornello. Il primo gruppo chiamato è quello dei figli di Israele, il popolo eletto, la comunità di coloro che si sanno salvati dall'Egitto e che hanno speranza di essere ancora salvati da Dio, perché appunto “il suo amore è per sempre”. Il Dio che ha salvato i padri, riscatterà ancora il suo popolo. Su questa convinzione poggia saldamente l’annuncio apostolico: “Cristo è risorto secondo le Scritture”.