perché/ma questa l’alleanza che concluderò
con la casa di Israele dopo i giorni i-quelli, oracolo di YHWH
darò la-legge-mia dentro-loro
e-sui-cuori-loro scriverò-essa
e-sarò per-loro come-Dio
ed-essi saranno per-me come-popolo
lō’ ḵabbərîṯ ’ăšer kārattî ’eṯ-’ăḇôṯām,
bəyôm heḥĕzîqî ḇəyāḏām,
ləhōwṣî’ām mē’ereṣ miṣrā·yim
’ăšer-hēmmâ hēp̄ērû ’eṯ-bərîṯî
wə’ānōḵî bā‘altî ḇām
nə’um-YHWH.
non come-l’alleanza che conclusi con-i-padri-di-loro
nel-giorno [che li] afferrai nella-mano-loro
per-far-uscire-loro dalla-terra d’Egitto
che-essi infransero l’alleanza-mia
ed-io fui-sposo [altra traduzione: fui-padrone] in-loro
parola di YHWH
lō = avv. di negazione oggettiva: non, no
hinnêh yāmîm bā’îm
nə’um YHWH
wəḵārattî ’et-bêt yisrā’ēl
wə’et bêt-yəhûḏâ bərît ḥăḏāšâ
ecco giorni venienti
parola-di-YHWH
e-concluderò con-la-casa di Israele
e con-la-casa di Giuda un’alleanza nuova
hinnêh: avverbio dimostrativo, senso fondamentale: “ecco”. Nella narrativa ebraica introduce spesso un fatto nuovo, un imprevisto, una svolta narrativa.
yāmîm:sostantivo יוֹם “giorno”, plurale stato assoluto.
תוֹרָה
Sostantivo femminile. Insegnamento, legge. Soprattutto usato per la Legge di Mosè.
û̇qəšartām lə’ôṯ ‘al-yāḏeḵā
wəhāyû̇ ləṭōṭāp̄ōṯ bên ‘êne(y)ḵā
e-legherai-li come-segno su-la-mano-di-te
e saranno come-strisce-di-tessuto tra gli occhi-di-te
e-scriverai-li sugli stipiti della casa-di-te e delle porte-di-te
û̇qəšartām: congiunzione וְ + perfetto del verbo קָשַׁר “legare” + pronome suffisso di III persona plurale. Il perfetto convertito ha valore di futuro.
lə’ôṯ : preposizione לְ “a, per” + sostantivo אוֹת “segno”. La congiunzione indica il predicativo dell’oggetto.
wəšinnanṯām ləḇāne(y)ḵā
wəḏibbartā bām
bəšiḇtəḵā bəḇēṯeḵā
ûbəleḵtəḵā ḇaddereḵ
ûbəšoḵbəḵā ûbəqûmeḵā
e-insegnerai-loro ai figli-tuoi e-parlerai in-essi
nel-stare-seduto-di-te nella-casa-dite,
nell’-andare-di-te nella-strada
nel-coricarsi-di-te nell’-alzarsi-di-te
wəšinnanṯām: verbo שׁנן (incidere, da cui שֵׁן “dente” ) perfetto convertito piel II persona singolare + pronome suffisso di terza persona plurale maschile. La forma del perfetto convertito ha valore di futuro, in dipendenza dall’imperativo iniziale.
e saranno le parole le-queste
che io comando-te oggi sul-cuore-tuo
wəhāyû ’haddebarim hā’ēlleh
’ăšer ’ānōkî məṣawwəkā hayyôm
‘al-leḇāḇekā
wəhāyû: e saranno: perfetto del verbo היה “essere”, III persona plurale maschile, con waw inversivo: prende quindi valore di futuro
’haddebarim: sostantivo דָבָר “parola”, con articolo
hā’ēlleh: pronome dimostrativo maschile/femminile plurale אֵלֶּה “questi/e”; con l’articolo perché segue un nome determinato.
’ăšer: pronome relativo invariabile
wə’āhaḇtā ’ēṯ YHWH ’ĕlōhêḵā
bəḵol ləḇāḇəḵā ūḇəḵol nap̄šəḵā
ūḇəḵol mə’ōḏēḵā
e-amerai YHWH Dio tuo
con-tutto-cuore-tuo, con-tutta-anima-tua
con-tutta-forza-tua
Notare l’insistenza sull’aggettivo kol (tutto, ogni), che in questo caso indica l’integralità.
wə’āhaḇtā,:e amerai: perfetto del verbo אָהַב “amare”, con waw inversivo: prende quindi valore di futuro
’ēṯ:Preposizione che indica il complemento diretto
YHWH:nome sacro divino
šəmaʿ yiśrāʾēl
YHWH ʾĕlōhênû
YHWH ʾeḥāḏ
Ascolta Israele
Il Signore è il nostro Dio,
il Signore è uno solo
šəmaʿ: imperativo qal del verbo שָׁמַע “ascoltare”, II persona singolare maschile.
yiśrāʾēl: nome proprio del popolo. Qui sembra indicare una totalità (non il regno del Nord).
YHWH: tetragramma sacro. Soggetto della frase nominale.
ʾĕlōhênû: nome divino אֱלֹהִים “Dio” + pronome suffisso di I persona plurale. E' il predicato della frase nominale.
יוֹם
Sostantivo maschile: giorno. Plurale: יָמִ֥ים