vangelo

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commento al vangelo

XXXIII Domenica del Tempo Ordinario (Ciclo A) - Lectio

NB: IN LAVORAZIONE!!!
I testi della XXXIII Domenica del Tempo Ordinario (ciclo A) si trovano sul solito sito: lachiesa.it
Il testo greco del vangelo, invece alla pagina:
zhubert.com

Alcune note di lectio divina sul Vangelo, elaborate dal solito gruppo biblico.

- Consegnò: indica un affidamento totale. Un padrone che ha fiducia e si affida al senso di responsabilità dei suoi servi.

XXXIII Domenica del Tempo Ordinario (Ciclo A) - Meditatio

NB: in lavorazione!!!
Il testo sembra avere due livelli di lettura. Un primo livello, di tipo sapienziale. Che suggerisce di impegnare e trafficare ciò che si è ricevuto. Anche perché poi verrà il momento del rendiconto.

Lateranense - Meditatio

Sintesi delle osservazioni:

Il brano si divide in due parti, entrambe concluse dalla menzione del ricordo dei discepoli: “si ricordarono che sta scritto”, “si ricordarono che Gesù aveva detto”.
La prima parte riguarda il tempio (di pietra) da purificare. La seconda parte riguarda il tempio (nuovo, vivente) che è il corpo di Gesù, destinato ad essere distrutto e a risorgere.

Lateranense - Lectio

- Per due volte abbiamo l'espressione: "i discepoli si ricordarono...". La prima volta, si ricordano di una profezia: "lo zelo per la tua casa mi divorerà". La seconda volta, dopo la risurrezione, si ricordarono delle parole di Gesù. Si ricordarono che sta scritto/si ricordarono di ciò che aveva detto. Sembrano essere due parti in parallelo...

Tutti i Santi/2 (Meditatio)

- Anche noi, come i discepoli, aspettiamo qualcosa di immediato. Tutto e subito. Vorremmo anche una salvezza, una liberazione, una soluzione dei problemi immediata e facile. Gesù dice ai discepoli “beati”, però aggiunge che nessuno potra togliere loro l’altro rovescio della medaglia: la sofferenza, la fame e sete di giustizia, la persecuzione, la sofferenza fino alla morte.

Solennità di Tutti i Santi/1 (lectio)

Qualche annotazione sparsa, dall’incontro con il gruppo biblico…

* Quelli che sono nel pianto… come si fa a definirli beati? E lo stesso vale per i miti, per gli affamati di giustizia… come si fa a dire che avranno in eredità la terra?

* Salì sulla montagna: un punto di vista diverso da quello di tutti gli altri. Salendo in alto, si vedono le cose da un’altra visuale, si può vedere ciò che dal basso sfugge…

XXV del Tempo Ordinario A

"Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa"
Gesù racconta le parabole per esprimere il Regno. Non spiega dei concetti, non propone un'utopia: ci coinvolge in una storia. Perché il racconto crea una relazione tra chi parla e chi ascolta. E permette di dire tante cose senza lamentarsi, senza accusare, senza litigare...
Dovremmo imparare da Gesù ad ascoltare di più la nostra vita e le esperienze degli altri. Forse ci sta parlando del Regno. E ad eliminare dai nostri discorsi le lamentele inutili, le accuse, le chiacchiere... per ritornare a raccontare cose belle.

Colui che ama il mondo

Un mondo cattivo?

Il mondo è nemico. Eppure Dio lo ama. In tutto il vangelo di Giovanni vediamo una strana oscillazione tra una visione del “mondo” come ostile, incapace di accogliere Dio e il dono del suo Spirito, e il “mondo” come destinatario, nonostante tutto, del suo amore: i discepoli, come Gesù sono inviati al “mondo” e dovranno portare frutto in esso. Le due visioni sono contrapposte per esigenze linguistiche: il simbolismo giovanneo si nutre di contrapposizioni e antitesi, che hanno però bisogno di essere ricomposte e reintegrate in unità.

Un mondo malato

Il giorno del Signore continua

Quando esattamente?
La festa di Pentecoste è legata all’effusione dello Spirito, dono del Risorto. Vediamo però che l’evangelista Luca la lega ad una grande apparizione, durante la festa ebraica di Pentecoste, che diventa occasione per un annuncio e una predicazione del Risorto alla folla. Il gruppo ristretto dei discepoli si apre alla città, diventa lievito, seme che germoglia e porta frutto: nasce la comunità di Gerusalemme. Giovanni invece colloca il dono dello Spirito il giorno stesso della Risurrezione. Potremmo dunque chiederci: «quando» propriamente è avvenuta la Pentecoste?

Il Vangelo: Missione possibile (Sul monte della promessa)

Guardare e toccare

Un’altra volta nella Bibbia il monte è il luogo di un addio: Mosè contempla dall’alto la Terra promessa, solo per guardarla, senza poter entrare. Qui però la scena è completamente diversa: sono i discepoli che contemplano e adorano Cristo risorto, realizzatore delle promesse. Un’era nuova sta cominciando. La persona di Gesù è la vera, nuova, terra promessa, il destino del nuovo popolo di Dio, il compimento di tutte le attese.

Il dubbio

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