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commento alla seconda lettura

FLASH SULLA II LETTURA: Il Signore è per il corpo

“Il Signore è per il corpo”: Dio non è contro la nostra corporeità, né contro la sessualità. L’affermazione di Paolo è fortissima: Dio ci ama integralmente, in tutte le nostre dimensioni, senza separazioni. Anima e corpo.

II lettura: fu esaudito?

“divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono”: l’autore della lettera agli Ebrei riprende qui il tema tradizionale, che si ritrova anche nei vangeli, della preghiera di Gesù di fronte alla sua morte. E non si limita a narrarlo, come gli evangelisti, ma ne dà una interpretazione personale. Si annota che la preghiera di Gesù “è stata esaudita”: non nel senso della liberazione dalla morte, ma nel senso di una pienezza di vita che scaturisce da quella morte, accettata con “pieno abbandono”.

IV domenica di Avvento: II lettura - a Dio, che solo è sapiente, la gloria

a Dio, che solo è sapiente,
per mezzo di Gesù Cristo,
la gloria nei secoli. Amen.

La seconda lettura è tratta dalla conclusione della lettera ai Romani. Tirando le somme del discorso, un’unica parola emerge: sia gloria a Dio, il solo sapiente. La conclusione di Paolo è di pura adorazione. Sospensione dell’azione umana, sosta estatica contemplando la grandezza di Dio. In tuti i nostri affanni, in tutte le nostre fatiche, non dovrebbe mai venire a mancare il riferimento a lui.

a colui che ha il potere di confermarvi

I Domenica di Avvento: Rendo grazie continuamente (II lettura)

Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi,

Flash sulla SECONDA LETTURA

Fratelli, il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo?
Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane.

Flash sulla seconda lettura: la vita che porta a Dio

Fratelli, siate gioiosi

Flash sulla seconda lettura: quel corpo che non riusciamo a smembrare...

“Fratelli, nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo”. Il punto di partenza è la fede. E la fede nasce e si alimenta solamente con il soffio dello Spirito. Non è possibile credere senza di lui, riconoscere esplicitamente il Cristo senza essere in qualche modo partecipi del suo Spirito.

Ascensione: flash sulla seconda lettura

Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui: il ruolo dello Spirito, anche se appena accennato, è di primo piano. Solo con la sua presenza è possibile una vera conoscenza di Dio, che oltrepassa il facile impatto emotivo, o una logica di convenienza: si può credere infatti per simpatie, per condizionamento ambientale, sotto l’attrazione di un fascino umano; si può anche fingere di credere per interesse.

II lettura: in attesa di domande, con la risposta nel cuore

“Carissimi, adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori”: si introduce qui l’esortazione alla testimonianza. Che spesso nella predicazione abituale della chiesa – e ahimè, anche su questa pagina – rischia di diventare un semplice invito alla propaganda. Qui invece il dovere della testimonianza è legato all’adorazione di Cristo. Che avviene nel cuore: e dunque non è più un “dovere” inculcato dall’esterno, o un’aspirazione che corrisponde ai sogni di grandezza umani. Ogni gruppo, ogni setta, perfino le associazioni criminali desiderano espandersi e crearsi nuovi adepti.

Flash sulla II lettura: pietra angolare, pietre vive, pietra d'inciampo

“Avvicinandovi al Signore, pietra viva”: Pietro sviluppa l'immagine biblica della pietra angolare, che si ritrova in Is 28,16 e nel salmo 117. Cristo è la pietra angolare “scelta e preziosa” annunciata dal profeta per la città di Gerusalemme. Ma è anche la pietra “scartata dai costruttori”, che non collima con le misure umane e con i progetti ristretti di chi cerca una gloria e una realizzazione mondana. Dio stesso lo pone come “pietra angolare”, e con questo rovesciamento di prospettive lo costituisce anche come “pietra di scandalo”.

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