Il canto del gallo.
Il padrone di casa, i servi.
Addormentarsi.
La parola chiave è: vegliate. Il padrone ha ordinato al portiere di vigilare, ha dato potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito: fate attenzione!
È il padrone di casa: dietro a questa immagine riconosciamo colui che dispone di tutto, ma anche colui che si ritira con discrezione, che appare assente, che lascia piena responsabilità ai suoi servi.
Augurio di Natale 1:
Gesù non considera la sua vita così brutta e irreversibile
gli basta un posticino
nel presepe, o nel cuore di chi si apre alla luce.
(da un confratello)
Questo augurio sottolinea la piccolezza di Dio. E anche la piccolezza delle sue pretese. Facendosi “carne”, accettando di divenire uomo, Dio rovescia le nostre aspettative di grandezza. Che sono poi quelle che spesso ci fanno vedere brutta la nostra vita.
Augurio di Natale 2:
Il destino drammatico
che già incombe sul bambino
non ha impedito
o ridotto
Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all’intorno
La vita di Davide, dopo tante battaglie, tante peripezie, tanti pericoli, si è finalmente adagiata su acque più tranquille. Davide in tutte le sue angoscie non si è mai perso d’animo, e ha sempre avuto fiducia in Dio. Diventa dunque immagine dell’uomo realizzato e felice, che tuttavia non si dimentica di chi gli ha fatto raggiungere tanto benessere.
“Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una tenda”
Canterò in eterno l’amore del Signore
Il canto fa perdere la visione del tempo. “Cantare in eterno” è un’iperbole: non è possibile, umanamente, una preghiera o un canto incessante. Prima o poi anche i momenti più belli e più intensi della preghiera e della liturgia finiscono. Eppure dovrebbe almeno sfiorare la nostra mente un desiderio, una percezione: “vorrei che tutto questo non finisse”.
a Dio, che solo è sapiente,
per mezzo di Gesù Cristo,
la gloria nei secoli. Amen.
La seconda lettura è tratta dalla conclusione della lettera ai Romani. Tirando le somme del discorso, un’unica parola emerge: sia gloria a Dio, il solo sapiente. La conclusione di Paolo è di pura adorazione. Sospensione dell’azione umana, sosta estatica contemplando la grandezza di Dio. In tuti i nostri affanni, in tutte le nostre fatiche, non dovrebbe mai venire a mancare il riferimento a lui.
a colui che ha il potere di confermarvi
IV DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)
2Sam 7,1-5.8-12.14.16 Il regno di Davide sarà saldo per sempre davanti al Signore.
Sal 88 Canterò per sempre l’amore del Signore.
Rm 16,25-27 Il mistero avvolto nel silenzio per secoli, ora è manifestato.
Canto al Vangelo (Lc 1,38) Ecco la serva del Signore:
avvenga per me secondo la tua parola.
Lc 1,26-38 Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Le letture della terza domenica di Avvento si trovano come sempre nel sito “lachiesa.it” (cliccare qui per andare alla pagina);
Il testo greco del Vangelo (è tutto il capitolo 1 di Giovanni: la pericope di per sé comprende solo 6-8 e 19-28), in zhubert.com (cliccare qui per andare alla pagina);
Il testimone della luce
Le letture della seconda domenica di Avvento si trovano come sempre nel sito “lachiesa.it” (cliccare qui per andare alla pagina):
Il testo greco del Vangelo, in zhubert.com (cliccare qui per andare alla pagina):
Vegliare per aspettare
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi,