FLASH SULLA II LETTURA: Il Signore è per il corpo

“Il Signore è per il corpo”: Dio non è contro la nostra corporeità, né contro la sessualità. L’affermazione di Paolo è fortissima: Dio ci ama integralmente, in tutte le nostre dimensioni, senza separazioni. Anima e corpo.
“Risusciterà anche noi con la sua potenza”: come ogni affermazione di Paolo, tuttavia, anche questa è basata su Cristo, non su un semplice ragionamento umano. La cura di Dio per il corpo si manifesta nella risurrezione di Gesù. I nostri corpi non sono solo un’appendice del cervello, migliorabile e interscambiabile come rischia di far intendere una certa visione della scienza (non ovviamente gli scienziati seri, medici, ricercatori, che si prendono cura dei malati, e si prendono a cuore le loro sofferenze). I nostri corpi sono destinati alla risurrezione.
“Glorificate dunque Dio nel vostro corpo”: se dunque viviamo nell’ottica della resurrezione, non è possibile vivere nell’impurità: e Paolo sembra intendere con questo qualunque modo di intendere la sessualità che la separa dallo spirito, dall’integralità della persona, e la separa dalla storia.