Ascensione: flash sulla I lettura

gli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo”: L'evangelista si premura di far notare come il criterio decisivo per l'elezione degli apostoli sia lo Spirito Santo. La missione sfugge alle logiche, puramente umane, di “competenza”, “abilità”, “redditività”. I discepoli non dovranno contare sulle loro qualità umane, ma sulla potenza che deriva da Dio stesso.

Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni”: il periodo dei quaranta giorni indica una ripetizione dell'esperienza dell'Esodo. Ai quarant'anni nel deserto (che i profeti ricordavano come il tempo del “fidanzamento” tra Dio e Israele, corrispondono i quaranta giorni del Risorto: in essi avviene un nuovo innamoramento, e si aprono le porte di una nuova Terra Promessa.
voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo»”: il battesimo in Spirito era una caratteristica dei tempi messianici. L’allusione suscita la curiosità e le speranze dei discepoli, che venga cioè ricostruito il regno del re Davide, l'Israele chiuso e separato dagli altri popoli, forse anche con un pizzico di superiorità rispetto ad essi. In una simile prospettiva, lo Spirito può essere visto come una specie di “potere”, che investe i discepoli , e che li distingue dagli altri uomini.
di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra»”: le parole di Gesù ridefiniscono totalmente il ruolo dei discepoli rispetto alle loro aspettative e anche rispetto ai modelli dell'antica alleanza. I discepoli ricevono lo Spirito non come un “potere”, ma come la forza che li spinge al servizio, alla testimonianza, al dono di sé. Non saranno “separati” da tutti gli altri popoli, ma “a disposizione” di tutti coloro che non conoscono Gesù.